Le Origini - Simonucci

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Le Origini

La professione di broker comincia con l’inizio stesso del mercato assicurativo.

A Londra , all’inizio del XVIII° secolo, a causa del notevole sviluppo del commercio marittimo si sentiva l’esigenza di coprire con un’assicurazione le merce i beni che correvano in quel periodo seri rischi nella navigazione.

In tale contesto nacque il broker che con la sua figura di mediatore metteva in contatto commercianti ed armatori con tanti sottoscrittori-scommettitori (assicuratori) quanti erano necessari in base alla percentuale che ognuno riteneva poter accettare, quindi redigeva le polizze, concordando le condizioni come avviene circa oggi.

Va inoltre precisato che il broker al quale si rivolgevano i clienti per assicurarsi contro i danni economici conseguenti alla perdita o al danneggiamento dei propri beni, era soggetto da garantire competenza, conoscenze ed onorabilità.

Si accertava infatti, anche della solvibilità economica degli eventuali sottoscrittori (assicuratori).

Dopo il 1700 i brokers si dedicarono a tempo pieno all’attività assicurativa costituendo uffici e punti di riferimento che ancor oggi restano un caposaldo nel mercato assicurativo.

L’immagine del broker di allora come di quello contemporaneo, è quella di un professionista serio, sempre teso ad assicurare al meglio i beni del suo cliente alle migliori condizioni di mercato.

In Italia fino al 1960 , circa, il mercato assicurativo era utilizzato esclusivamente dalle compagnie nazionali che operavano in totale dominanza sia in termini di qualità del prodotto/polizza sia nel modo di gestire i sinistri.
Il boom economico cominciò a cambiare radicalmente le cose , in quanto una notevole schiera di società multinazionali estere venne a cogliere le opportunità che il mercato italiano poteva offrire.

Gli assicuratori dovettero così trattare non più con i titolari o gli amministratori delle aziende , ma con una figura specializzata : il broker , che seguiva il proprio cliente ovunque ed aveva già predisposto i capitolati di polizza necessari all’azienda sua cliente.

A questi mediatori di matrice prevalentemente anglosassone, si affiancarono, dagli anni sessanta in poi , i neonati brokers italiani. Per regolamentare tale figura particolarmente importante e prestigiosa nel mercato assicurativo, gli organi direttivi dello Stato emanarono la legge 792 nel 1984 (rinnovata e sostituita con il nuovo Codice delle Assicurazioni) che impone disposizioni precise a tutela dei clienti e dà direttive per lo svolgimento corretto della professione di broker.

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